All’Italia il (pessimo) primato europeo dell’obesità infantile
Nel nostro Paese, insieme a Cipro, la maggiore incidenza nel continente.
I numeri più alti nel centro-sud. Un bambino obeso sarà un adulto con minore aspettativa di vita. Sport e allenamento un'arma vincente. Tante abitudini alimentari da correggere. Troppi snack confezionati, bevande gassate e piene di zucchero. Attenzione al troppo sale, nascosto ovunque.
DI BARBARA LUNGHI - MARCO RICCA
L’Italia, insieme a Cipro, il Paese europeo con maggior incidenza di obesità infantile pur essendo stato osservato, dal 2014, un certo miglioramento per il gruppo degli 8-9 anni. A livello nazionale permane netta la differenza tra le Regioni e troviamo i numeri più alti nel centro-sud con in testa la Campania (un bambino su due sovrappeso/obeso) . I dati del Sistema di sorveglianza nazionale del Ministero della Salute (Okkio alla salute) riportano una media nazionale quasi del 21% di bambini in sovrappeso e di circa il 10% di obesi.
ORMAI UN’EPIDEMIA
L’obesità, detta oggi Globesità (OMS), è una vera e propria pandemia. Dagli anni ‘80 sono raddoppiati nel mondo gli obesi e la Ending Childhood Obesity prevede che nel 2025 arriveremo a 75 milioni di obesi. Un bambino obeso/sovrappeso diventerà un adulto con una ridotta aspettativa di vita e una probabilità maggiore di contrarre malattie cardiocircolatorie, affezioni cronico degenerative come il diabete ma anche tumori.
COSA SI PUÒ FARE
Come possiamo intervenire? Che ruolo ha la scuola, quale i genitori? Certo, Stato e Regioni dovrebbero farsi maggior carico del problema, non fosse altro che per l’abnorme costo economico (pare non più sostenibile già dal 2020 per il nostro SSN), promuovendo una cultura dello sport seria e strutturata nelle scuole, nelle città e una maggior informazione sull’alimentazione.
Il movimento/sport, vero alleato di un buon sviluppo e crescita, è l’arma vincente, anche riportata nella letteratura scientifica, per contrastare il sovrappeso e garantire una crescita più armoniosa nei bambini e nelle bambine.
ALIMENTAZIONE SBAGLIATA E TROPPA TV
E a tavola? I dati raccolti da Okkio alla salute riportano che i bambini obesi hanno abitudini quali: saltare la colazione (8%), farla non adeguata in termini calorici e nutritivi (31%), non consumare frutta e verdura (25%). I dati più preoccupanti, a nostro avviso, sono l’uso quotidiano di bevande zuccherine (41%) e il così detto screen-time (tempo davanti allo schermo) che occupa per oltre due ore i pomeriggi dei nostri ragazzi.
L’EDUCAZIONE SILENZIOSA
Occorre, quindi, lavorare sul comportamento e sulle abitudini, rimettendosi come adulti e genitori in discussione riguardo a quello che una volta si chiamava l’esempio e che i pedagogisti definiscono l’educazione silenziosa.
Essere attivi, proporre escursioni a piedi, fare sport e lasciare l’auto il più possibile; ma anche parlare e guardarsi negli occhi (occhi che teniamo troppo inchiodati sullo schermo); è necessario riscoprire una tavola semplice fatta di alimenti locali e il più possibile genuini.
I PESSIMI EFFETTI DI BEVANDE GASSATE E ZUCCHERINE
Per quanto concerne l’alimentazione a merenda, momento fondamentale per i bambini, occorre offrire loro frutta, yogurt, pane con olio crudo o marmellata al posto di snack e bevande gassate e zuccherine. Queste ultime sono alla base di una alta mortalità nel mondo e causa dell’incremento dell’obesità infantile, nonché di cardiopatie e diabete anche quando se ne consuma “solamente” una al giorno.
SÌ ALL’OLIO NO ALLE SALSE
Non bisogna esagerare con i piatti fritti, troppo grassi: anche un bambino magro subisce un danno epatico se si esagera con patatine e hamburger. Meglio inoltre imparare il valore delle salse ed evitarle, usando il nostro olio, meglio se crudo.
IL SALE NASCOSTO OVUNQUE
Bisogna mangiare il pane e non i surrogati come il pane sandwich (che contiene etanolo!): tutto il resto è sempre più grasso e, soprattutto, ricco di sale. A questo proposito i pediatri assistono al rilievo di elevati valori pressori nei bambini nonché di dislipidemie (grassi nel sangue), a motivo della onnipresenza del sale (cloruro di sodio) che, ovviamente, come conservante si trova in tutto ciò che è confezionato e deve durare a lungo.
SPIEGAZIONI AI BAMBINI
Insomma, è indispensabile muoversi tutti di più e mangiare in modo più semplice: naturalmente, è necessario spiegare tutto questo ai bambini con chiarezza e pazienza, nella convinzione che ciò sia fondamentale per il loro bene.
Barbara Lunghi e Marco Ricca
Dr.ssa Barbara Lunghi, PhD, Specialista Scienza dell’Alimentazione,Biologo Nutrizionista
Prof. Marco Ricca, direttore sanitario Koinos